In Pedodonzia3 Gennaio 20223 Minuti

Cura del bambino, a che età andare dal dentista?

La prima visita non si scorda mai! E per questo é importante non commettere errori. Da quando compaiono i primi dentini nella bocca del vostro bimbo, un incontro con il dentista di fiducia é sempre una buona idea! Il piccolo infatti inizierà a familiarizzare con lo studio odontoiatrico, non associandolo ad una esperienza di dolore, ma sembrandogli un normale controllo, come andare dal pediatra. I genitori potranno chiedere consigli sulle corrette manovre di igiene orale, sull’adeguato utilizzo di tettarelle e biberon, iniziando ad attuare una prevenzione molto precoce.
Intorno ai tre, quattro anni sicuramente sarà necessario eseguire la prima visita odontoiatrica. É preferibile che questa non avvenga quando il bambino ha già mal di denti, perché sarà più difficile dare un carattere positivo all’incontro, meglio pianificare l’appuntamento quando il bambino é in buone condizioni di salute della bocca, sarà più collaborante e meno condizionato.

L’esperienza dovrà essere vissuta come un gioco!!

il piccolo potrà familiarizzare con gli strumenti, vedere foto di altri bimbi che hanno curato i loro dentini, simpatici video che mostrano come lavare i denti, e alla fine guadagnerà un bell’attestato di coraggio!

L’appuntamento in genere si pianifica sulla base delle abitudini del bambino, per identificare l’orario in cui é più rilassato e tranquillo, organizzando appuntamenti brevi e facendo attendere il piccolo paziente il meno possibile in sala d’attesa.
Durante la visita Si controllerá la dentizione decidua, l’igiene orale, che non ci siano carie, che non ci siano abitudini viziate legate all’uso prolungato del ciuccio, alla suzione del dito, del labbro, problemi di respirazione (es. il bambino respira con la bocca e non con il naso), tutti fattori che possono contribuire ad uno sviluppo non armonico delle strutture ossee mascellari e quindi all’instaurarsi di una malocclusione, ossia una non corretta chiusura dei denti. Più precocemente si interverrà , migliori saranno i risultati raggiunti, in quanto si agirà nelle fasi più attive della crescita ossea, quando cioè le strutture scheletriche hanno più plasticità, ripristinando le corrette condizioni di crescita.
Oggi si parla di “bio-ortodonzia” che si basa sulla mini invasività, il rispetto delle strutture della bocca e la semplificazione delle cure, con lo scopo di correggere le problematiche dell’occlusione sin dalla più tenera età , con dispositivi che richiedono una minima collaborazione da parte del piccolo paziente.
Queste tecniche mini invasive sono attualmente una freccia molto importante nell’arco dell’odontoiatra in quanto consentono di raggiungere un’estetica eccellente ripristinando una corretta funzione in un’età molto precoce, senza forzature, ma nel pieno rispetto dello sviluppo della bocca e del bambino.

Mamme, papà tranquilli, andare dal dentista sarà un gioco da ragazzi, anzi da bambini!

#ilsorrisocheaspettavi